02.06.2019
Quante volte negli ultimi 2 anni hai sentito nominare questi termini? ESG, SRI?
Inizialmente era solo un gran casino, ma poi qualcuno (magari il tuo consulente) ti ha detto che in verità queste due paroline sono una vera e propria rivoluzione nel processo di investimento, perché sono delle sigle che indicano “rispetto dell’ambiente”, “politiche di gestione aziendale sane”, “rispetto delle persone”, “attenzione ai cambiamenti climatici”…eccetera eccetera.
Poi sono venuti a dirti che se investi in questi fondi/aziende che rispettano questi requisiti, SICURAMENTE avrai dei profitti maggiori, perché figurati, questo è il futuro, dove siamo tutti più buoni, più rispettosi dell’ambiente, più cordiali e disponibili con il prossimo, più rispettosi di ciò che ci circonda.
Quindi sono successe 3 cose nella tua testa:
- Hai pensato: UAO! Ecco qualcosa che manca nel mio portafoglio, quasi quasi compro un fondo/azione ESG!
- Hai pensato: UAO! Pensa, non solo investo, ma faccio anche del bene al mondo intero, perché sto mettendo i miei soldi a disposizione di società (una o più di una nel caso di fondi) più etiche
- Hai pensato: UAO! Sono sicuro (come ha detto il mio consulente) che non solo farò del bene, ma SICURAMENTE avrò anche dei profitti, perché storicamente queste aziende ottengono migliori benefici non solo sociale, ma anche economici nel lungo periodo
Ora, visto che il mondo degli investimenti non si divide in giusto o sbagliato, ma esistono diverse possibilità, lascia che ti chiarisca un po’ questo mondo, lascia che ti faccia vedere (in pratica) come valutare questi fattori, e lascia soprattutto che ti metta in testa qualche dubbio costruttivo, così che tu possa tornare dal tuo consulente (i miei clienti lo fanno, raramente ma lo fanno) e dirgli, “ma sai che non sono proprio convintissimo, rispiegami un attimo sta cosa!”.
Cominciamo…
Primo punto, facciamo chiarezza! “ESG” e “SRI”
NON sono la stessa cosa, quindi vediamo le differenze:
ESG: Sigla che sta per Enviromental (Ambiente) Social and Governance, cioè indica un’azienda (oppure un fondo/etf di aziende) che hanno determinate caratteristiche (ESG appunto) ottimali, che vengono quindi analizzate e valorizzate insieme ai classici aspetti economico – finanziari.
Vediamo degli esempi pratici:
- Enviromental: Se un’azienda rispetta l’efficienza energetica, riduce i livelli di inquinamento per esempio
- Social: l’azienda è rispettosa e trasparente verso clienti/fornitori/mercato/investitori?
- Governance: quanto guadagnano i manager, come sono retribuiti? Ricevono vagonate di soldi a caso oppure seguono un criterio etico e sostenibile? Le politiche interne di controllo (dell’attività amministrativa o dei comportamenti del Personale per esempio) sono rigide e chiare?
Bene, ora che abbiamo chiarito cosa significa ESG, quindi un insieme di caratteristiche, lo distinguiamo da SRI perché quest’ultima sigla identifica invece la sigla “Socially Responsible Investing”, ovvero delle STRATEGIE CHE COMPRENDONO TRA I VARI CRITERI DI VALUTAZIONE ANCHE QUELLI ESG!
Ma nelle strategia SRI ad esempio esistono anche altri criteri, come quello di “esclusione”, dove per esempio si escludono nella strategia di investimento le aziende che operano in certi settori (Armi/superalcolici ecc).
Capito la differenza? Immaginate gli aspetti ESG come un sottoinsieme del metodo di valutazione SRI.
Oooooola! Finalmente qualcuno che ti spiega in breve ed in modo chiaro come funzionano le cose, oggi mi sento molto ESG infatti!
Bene, proseguiamo…dai fammi la solita domanda…su..cosa aspetti?
Eccola! E ti pareva: ma IO INVESTITORE, COME CAVOLO UTILIZZO (NELLA PRATICA) QUESTE COSE?
Bene, prima di farti vedere COSA guardare e DOVE trovare tutte le informazioni, qualche piccolo avvertimento….
Innanzitutto, togliti dalla testa che investire secondo criteri ESG significa:
- Guadagnare sempre
- Perdere sempre meno di altri investimenti
Questo semplicemente NON E’ VERO! Se vediamo le performance dei principali prodotti a riguardo, possiamo renderci conto che per esempio nel 2018 molti di questi hanno fatto peggio di tante aziende giudicate “discutibili” lato ESG, quindi VIETATO generalizzare.
Inoltre, a livello di Fondi/etf, il “mercato” ha sempre ragione, quindi anche se il prodotto ci viene raccontato come “super performer” o ci viene mostrato uno storico sempre in salita, ricordiamoci che esiste una regola chiamata “ritorno alla media” che ci dice che alla fine il banco (mercato) vince sempre, mentre i prodotti (attivi o semi attivi) vanno e vengono.
Dall’altro lato, ricordati dei costi composti (più costi vuol dire meno rendimenti, se ti sei perso il mio
ultimo articolo ti invito a riguardarlo) e questi criteri di selezione (ammesso che poi vengano fatti veramente a puntino) costano!
Quindi, come integrare tutto questo in una strategia di portafoglio?
Dunque, il mio suggerimento è quello di utilizzare la quota più “rischiosa”, destinata per esempio a singole azioni (su cui devi sempre e comunque fare analisi approfondite, se hai letto il
mio libro lo sai) alternandole a prodotti ESG, se proprio desideri cimentarti in questa avventura.
Quindi ad esempio, in un portafoglio avrai un 5/10% massimo dove scegliere quei prodotti che dal punto di vista “ESG” si comportano meglio.
Bene, quindi come e dove li scelgo?
Premessa che esistono diversi metodi, ma quelli più semplici riguardano l’analisi del MS Sustainability Rating, effettuata appunto da Morningstar e che trovi
QUI. Di seguito quindi la sezione relativa alla scheda del prodotto, dove troverai il giudizio ESG.
Mi raccomando, ricordati che questa è solo una delle tante valutazioni che devi fare di un titolo/fondo/etf! Controlla sempre anche i costi, la volatilità, e tutte le cose di cui ho parlato in precedenza (se non hai scaricato i nostri ebook, iscriviti al nostro chatbot sulla pagina Facebook di
Colazione a Wall Street per riceverli gratuitamente).
E soprattutto, prima di fare investimenti ESG, dovremmo tutti cercare di essere più ESG anche come esseri umani.
Come sempre, se hai dubbi o domande ti invito a contattarmi, io resto sempre e comunque a disposizione.
Alla prossima!
Francesco