PERCHE’ IL PROBLEMA DEL NOSTRO DEBITO RESTERA’
QUI).
Dunque, iniziamo con alcuni termini utili per la formuletta che poi andrò a mostrarvi:
PS: consideriamo le previsioni e le stime dei prossimi 5 anni
Adoro le cene in famiglia…quelle con tutti i parenti (non che ne faccia molte, 2-3 volte l’anno) ma sono quelle situazioni dove si scatenano i pareri di ciascuno, dove volano teorie politiche e prese di posizione basate la maggior parte delle volte…sul nulla.
Questo succede anche al bar, al ristorante, al mare quando senti il vicino di ombrellone ergersi a massimo esponente delle alte sfere politico-economiche.
La verità è che davvero in pochi conoscono esattamente le dinamiche di certe situazioni, e ci si basa per lo più sui titoli di giornale o sui servizi del TG (o peggio ancora, sulle “dritte” del cugino a queste famose cene). La fortuna nella mia famiglia è che quel cugino sono io, ma non tutti sono così fortunati (si, sono anche molto modesto :)))
Lasciando da parte gli scherzi e tornando seri, come ho scritto nel titolo il problema del nostro debito credo che non solo resterà, ma sarà destinato a crescere.
E non lo dico per motivi politici, ma semplicemente per motivi matematici. Sono sempre stato un grande fautore della semplicità, ed anche questa volta non voglio smentirmi. Cercherò di farvi capire perchè una società molto nota come Robeco, ha “matematicamente” sottolineato il problema del debito pubblico italiano, e cercherò di semplificarvi i calcoli (per chi avesse voglia e tempo trovate il report di 119 pagine, in inglese, - Dt = Rapporto Debito pubblico/PIL al tempo “t” (il numero che vogliamo calcolare)
- Dt-1 = Rapporto Debito pubblico/PIL IERI al tempo “t meno 1” (lo abbiamo già, vale il 133% circa)
- Rt = quanto “costerà” in media ogni anno il debito al nostro paese al tempo “t” (il 3,08%)
- Gt = quanto cresceremo mediamente in 5 anni come PIL (il 2.75%, cioè ogni anno lo 0,55%)
- PBt = Quanto deficit avremo ogni anno per i prossimi 5 anni come conti pubblici? Lo 0,7%! (ricordate, il deficit sono le entrate meno le uscite di un certo Paese, ad ottobre 2018 abbiamo litigato con l’Europa riuscendo a poter “andare in negativo” al 2.04%, perciò un meno 0,7% sarebbe un miglioramento)