QUALE SARA’ IL NOSTRO FUTURO?

Oggi non sto tanto bene, quindi non mi vedrete nel classico formato video (ma tutto sommato non è mai un bello spettacolo 🙂)) di conseguenza ho tempo per scrivere un po’…
Mi soffermo oggi sull’argomento che avrei usato per il mio video di oggi, il nostro futuro!
Ma come vanno le cose oggi in Italia? Cominciamo con una premessa, il nostro sistema pensionistico si definisce “a ripartizione”, ovvero chi lavora (tramite i contributi che versa) paga la pensione a chi ha smesso di lavorare (pensavate che i contributi che mettete via ogni mese servissero per NOI e per la NOSTRA pensione dite la verità?).
Ebbene, questo accade fondamentalmente perché lo Stato italiano ha già abbondantemente sperperato negli anni d’oro tutto ciò che incassava dai lavoratori, ed in parte lo ha restituito a quelle persone che qualche anno fa andavano in pensione a 44/45 anni con praticamente la stessa cifra mensile che guadagnavano come stipendio.
Poi nel 2012 (con il Governo Monti) l’INPDAP, l’ente che pagava le pensioni dei dipendenti pubblici, completamente in rosso (10 miliardi di Euro) è confluito nell’INPS (ente pubblico dei privati all’epoca in salute) dando il colpo di grazia alle pensioni degli italiani (oggi è una mostruosità con un buco da 11,2 Miliardi in base all’ultimo bilancio).
In tutto questo, secondo un’analisi del Sole 24 Ore, abbiamo 3 ulteriori motivi per essere seriamente preoccupati:
  1. Le nascite sono in costante calo (e chi farebbe figli in un mondo del genere? Gli italiani sono sempre più poveri, pericoli in ogni dove, rischio guerre, epidemie, figuriamoci)
  2. Mercato del lavoro indietro e numerosi disoccupati (che quindi non lavorano e che quindi non possono versare contributi quindi la pensione ai “prossimi vecchi”, cioè NOI, chi la pagherà?)
  3. La popolazione di oggi invecchia…ma non muore! Vive sempre di più, e ciò vuol dire maggiori spese assistenziali per lo Stato, minori possibilità di vedersi riconosciuta una pensione adeguata in futuro (vedi punto 2) e soprattutto, minori capacità di sopravvivere con quel “poco” che viene riconosciuto dall’INPS ogni mese
Di contro, la popolazione straniera è in aumento, (il 15% delle nascite nel 2015). Oggi siamo in Italia 60.589.445 residenti, di cui 5 milioni (8,3%) stranieri in aumento di 20.870 unità rispetto al 2015 (le persone di cittadinanza italiana sono in calo di circa 97.000 unità).
Si stima che nel 2040 solo il 57% della popolazione lavorerà, contro il 65% del 2015. Quindi, ricapitolando i punti 1,2,3 tra 20 anni avremo:
  • Tanti anziani con pensioni da fame
  • Pochi giovani di cui la maggior parte senza occupazione (e quei pochi che lavoreranno dovranno mantenere il doppio dei pensionati)
  • Uno Stato sempre più indebitato, non più in grado di “compensare” (che poi lo Stato siamo sempre noi) le problematiche sopra riportate
Ad ognuno il proprio pensiero, libero di essere espresso su questa pagina, dove la condivisione (soprattutto dal punto di vista economico e sociale) è ben accetta!
A domani (con il video se starò meglio, anche perché voglio proprio vedere cosa dice oggi la Yellen in America 🙂))
Francesco Casarella, <Colazione a Wall Street>