COME SCEGLIERE LA BANCA GIUSTA PER I TUOI SOLDI?

Ciao Wallstreeter, eccoci ad un altro articolo utilissimo e pratico per le tue finanze. Il titolo è chiaro, ti mostrerò da qui alle prossime settimane (le informazioni che ti darò sono tante e non basterebbe un solo articolo, sai che qui le cose le facciamo bene ed in modo approfondito) come scegliere la Banca più giusta per le tue finanze. Se pensi che qui siamo come gli altri gruppi dove ti mostrano i confronti del costo del conto corrente o simili ti sbagli, quello lo possono fare tutti e lo fanno i principianti che non sanno quali altre informazioni darti (“si ma la Banca “A” costa 1 Euro in più al mese, si ma nella Banca “B” la commissione di compravendita sul’Amministrata ti costa lo 0,2% in più). Queste sono sicuramente informazioni importanti, ma noi qui ANDIAMO OLTRE, vogliamo vedere se i tuoi soldi sono in una Banca SANA! Devi avere la tranquillità di sapere che nel momento in cui porti i tuoi soldi in un Istituto di Credito, non ti ritroverai a leggere sul giornale storie di Salvataggi disperati, o di licenziamenti di massa e così via…quindi cosa guarderemo secondo te? Semplice…I BILANCI! Peccato però che a differenza di quanto fatto con le azioni normali, (QUI trovi l’articolo da cui siamo partiti) le Banche siano un mondo a parte, quindi dobbiamo trattarle ed analizzarle separatamente, allora cominciamo!

PRIMO CONCETTO: FATTURATO = MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (MDIM)

Chiaro? Quando analizzi il conto economico di una Banca e trovi la voce “Margine di intermediazione“, è come se stessi guardando l’equivalente del Fatturato di un’azienda normale.

MDIM = MARGINE DI INTERESSE (MDIT) + COMMISSIONI NETTE + ALTRI RICAVI

Quindi, ciò che la Banca “Fattura” è dato dal Margine di intermediazione (MDIM) che a sua volta è la somma del margine di interesse (MDIT), delle commissioni nette ed altri ricavi. MDIT: Come sai la Banca nella sua attività tradizionale RACCOGLIE i soldi dei clienti (quando depositi in Banca i soldi sul tuo conto corrente ad esempio, oppure quando compri le obbligazioni di una Banca, in gergo tecnico si chiama “RACCOLTA“) e li PRESTA ad altri clienti o alle aziende (in gergo tecnico si chiamano “IMPIEGHI“). Sia la RACCOLTA (denaro che la Banca raccoglie dai clienti) sia gli IMPIEGHI (denaro che la Banca presta ai clienti) prevedono un tasso di interesse (che può essere positivo, nullo o negativo come nel caso dei recenti periodi). Quindi la Banca da cosa guadagna? Semplice: dalla differenza dei tassi di interesse! Perciò se ad esempio i soldi sul tuo conto corrente sono remunerati allo 0% e la Banca effettua prestiti ad un tasso medio del 1.5%, la Banca ha un MARGINE DI INTERESSE POSITIVO DI 1.5%, che su un totale ad esempio di 1.000.000 di Euro equivale a 15.000 Euro. 

ADESSO CAPISCI PERCHE’ SE I TASSI DI MERCATO SCENDONO, LE BANCHE SOFFRONO, PERCHE’ IL LORO MARGINE SI ERODE

COMMISSIONI NETTE: si distinguono in attive e passive, ovvero BENE o MALE per la Banca. Quando fai un bonifico ad esempio e ti costa 1 Euro, la Banca riceverà 1 Euro di commissioni attive. La differenza di queste due voci corrisponde alle Commissioni Nette. ALTRI RICAVI: Qui inseriamo quelle voci derivanti ad esempio dalle attività di trading, di compravendita sul mercato, e di copertura che la Banca stessa (un pò come te quando operi sui mercati finanziari) effettua nel corso dell’anno. Ecco un esempio nell’immagine sotto riportata del Conto Economico (la prima parte) di un grosso player Europeo, perchè se ti spiego le cose ma poi non ti faccio vedere “COME METTERLE IN PRATICA” non avrei tutto questo seguito.  
santander

PRIMA PARTE CONTO ECONOMICO

Come puoi notare la “parte del leone” di solito deriva dal Margine di Interesse e dalle commissioni, che sono le voci principali di Fatturato della Banca, nonchè un primo ed utile strumento di CONFRONTO nelle tue valutazioni ed analisi. Già dalle prime 3 voci puoi avere un’idea se la Banca da te scelta sia in mezzo ad una strada oppure riesca a mantenere la rotta nonostante il periodo attuale, con tassi ridotti al minimo e quindi con i margini compressi. Ci vediamo al prossimo articolo dove proseguiremo le analisi, nel frattempo se ancora non lo hai fatto

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