SERIE A DI CALCIO: QUANDO LA DIVERSIFICAZIONE FUNZIONA BENE!

Ho sempre evitato questo tipo di paragoni, in quanto li ritengo impropri per una materia come quella degli investimenti. Tuttavia, facendo un’unica eccezione alla regola, pubblico prima di andarmene meritatamente in vacanza negli Stati Uniti, un articolo che spero possa far capire alcuni concetti basilari del mondo investimenti anche ai più estranei della materia. Di seguito vediamo la classifica del Campionato di Calcio di Serie A dal 2010 ad oggi.

ANNO

1 CLASSIFICATA 2 CLASSIFICATA 3 CLASSIFICATA 4 CLASSIFICATA 5 CLASSIFICATA

6 CLASSIFICATA

2010 INTER ROMA MILAN SAMPDORIA PALERMO NAPOLI
2011 JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO NAPOLI INTER
2012 JUVENTUS NAPOLI MILAN FIORENTINA UDINESE ROMA
2013 JUVENTUS ROMA NAPOLI FIORENTINA INTER PARMA
2014 JUVENTUS ROMA LAZIO FIORENTINA NAPOLI GENOA
2015 JUVENTUS NAPOLI ROMA INTER FIORENTINA SASSUOLO
2016 JUVENTUS ROMA NAPOLI ATALANTA LAZIO MILAN
2017 JUVENTUS NAPOLI ROMA INTER LAZIO MILAN
2018 JUVENTUS NAPOLI ATALANTA INTER MILAN ROMA
  Negli ultimi 9 anni, su 20 squadre che ogni anno partecipano al campionato, se prendiamo le statistiche, ci accorgiamo che nelle prime 6 posizioni (quelle che contano per qualificarsi alle competizioni Europee, le più importanti) si posizionano quasi sempre le stesse squadre (Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma e Lazio):

PRESENZA DELLA SQUADRA NELLE PRIME 6 POSIZIONI NEGLI ULTIMI 9 ANNI

  • JUVENTUS: 8 VOLTE SU 9
  • MILAN: 6 VOLTE SU 9
  • INTER: 6 VOLTE SU 9
  • ROMA: 8 VOLTE SU 9
  • NAPOLI: 9 VOLTE SU 9
  • LAZIO: 4 VOLTE SU 9
Praticamente su una scacchiera di 54 possibili posizioni, ben 41 (i 3/4) appartengono alle “solite 6”. Cosa significa questo? Significa che se il calcio fosse un ipotetico “investimento” (solo a titolo di esempio, da non confondere con le scommesse sportive che non ci riguardano e non c’entrano nulla) le “probabilità maggiori” di vedere nelle prime 6 posizioni una delle squadre sopra riportate sarebbero molto alte. Lo stesso discorso probabilmente lo potremmo fare con qualsiasi Sport (pensiamo al Tennis, alla Formula 1, al Basket, sappiamo che storicamente sono sempre gli stessi a vincere). Ora voglio che ti concentri bene sulla prossima frase, importante per capire il filo logico del discorso:

OGNI ANNO CI SARANNO SEMPRE 20 SQUADRE AI BLOCCHI DI PARTENZA, MA POTRAI SEMPRE CONTARE SU UNA RAGIONEVOLE PROBABILITA’ CHE AI PRIMI POSTI SI PIAZZERANNO LE SOLITE 5/6 SQUADRE

Perché succede questo? Semplice, perché ognuna di queste 5/6 squadre ha giocatori più forti, allenatori più bravi, società alle spalle economicamente più competitive, un pubblico maggiore di tifosi, maggiori sponsor, tutti ingredienti che ogni anno portano queste società a fare meglio delle altre. Ora, è chiaro che sarà però molto più difficile indovinare ogni anno esattamente la squadra che vincerà il campionato, così come la squadra che si piazzerà al secondo posto, al terzo e così via. Infatti anche se la Juventus ha vinto gli ultimi 8 campionati, non è una garanzia che vincerà anche i prossimi 8. E questo cosa mi dice sul mondo investimenti? Semplice, che non possiamo esattamente sapere quale sarà in un determinato anno l’asset Class (la squadra) migliore (molti analisti si lanciano in queste “previsioni” che hanno poco senso anno dopo anno, salvo sbagliare piuttosto spesso) tuttavia sappiamo che se ragioneremo su periodi medio-lunghi, e se non ragioneremo sulla singola squadra ma su un gruppo di squadre nel suo complesso, la probabilità di ottenere un certo tipo di risultati da un determinato gruppo di asset (le 6 squadre sopra) saranno a nostro favore. Traduciamolo nella pratica: Investire su un singolo titolo, sperando di puntare su un suo guadagno di prezzo, significa puntare sul fatto che una delle 20 squadre (a caso) possa vincere la serie A. Certo, alcune azioni (squadre) avranno più probabilità di altre, ma il rischio di sbagliare è alto, così come il rischio di una perdita forte in portafoglio (e quindi di ritrovarsi quella squadra magari al secondo, al terzo, o magari al sesto posto. Attenzione però: anche investire su un gruppo di titoli (ad esempio tramite ETF o fondi) per un solo anno di orizzonte temporale, espone ad un rischio che in quell’anno specifico le “solite 6 squadre” non riusciranno a piazzarsi tutte nei primi posti (vedi sopra ad esempio gli anni 2012/2013/2014/2015), e che quindi le performance potrebbero non essere quelle sperate, anche se avremo diversificato bene con probabilità maggiori. Ecco perché, puntando invece su un gruppo ben definito di squadre, con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (puntando quindi sul fatto che ad esempio nei prossimi 10 anni avremo principalmente queste 6 squadre, indipendentemente dall’ordine, nelle prime posizioni), ci darà molte più chance di conseguire un risultato che per “rischio-rendimento” sarà maggiormente prevedibile e gratificante. Questo però non sarà l’ultimo post pre-vacanze. Infatti un bellissimo regalo (e sai che a noi piacciono) arriverà per gli iscritti alla nostra newsletter come sempre utile a supporto dei vostri investimenti. Nel frattempo, visto che la Serie A è già cominciata, vi auguro buon calcio e buon investimento!