5 INDICATORI CHIAVE PER SCEGLIERE IL FONDO GIUSTO

Ieri si è conclusa la prima business Breakfast targata Colazione a Wall street. Quasi 150 persone hanno condiviso interessi, idee, emozioni davanti un buffett con l’alternanza di tavole rotonde su aziende e professionisti di primo piano in ambito fintech e più in generale investimenti.
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BUSINESS BREAKFAST DI COLAZIONE A WALL STREET, MILANO 11 OTTOBRE 2019

Ma come sempre ieri era ieri, noi dobbiamo già guardare al futuro e tornare a parlare dei temi che più ci hanno reso autorevoli sulla materia. Quindi avanti tutta con un nuovo articolo, dove andiamo a vedere 5 elementi utili (spiegati in modo facile e veloce) per confrontare diversi fondi comuni di investimento tra di loro. Oltre al tema dei costi, che non mi stancherò mai di sottolineare (in quanto incide pesantemente nelle performance, e di cui ho parlato in modo approfondto QUI) mi preme sottolineare come in linea generale, prima di analizzare in dettaglio questi 5 indicatori, dovete avere bene in mente una cosa fondamentale:

LASCIATE STARE STELLE, SCUDI E COSE SIMILI, PERCHE’ SONO INUTILI! IN UN PORTAFOGLIO CI PUO’ STARE TRANQUILLAMENTE UN FONDO COMUNE, MA NELLA SCELTA DEL PRODOTTO GIUSTO PER LA VOSTRA STRATEGIA DOVETE SEMPRE GUARDARE COME PRIMA COSA IL COMPORTAMENTO DI QUEL DETERMINATO PRODOTTO IN PASSATO E NELLA FASE DI MERCATO PER CUI LO STATE COMPRANDO

Faccio un esempio pratico… Se state scegliendo un fondo flessibile (non sono un amante di questa categoria ma rende l’idea in quanto sono fondi con stili di gestione misti) perchè vi aspettate una fase di volatilità sul mercato con possibili ribassi, e state analizzando il “fondo A”, vi rendeteconto che nell’ultimo trimestre 2018, dove in effetti si è verificato proprio un periodo così (volatilità e ribassi) questo fondo ha perso il 10%, quindi probabilmente non sarà il prodotto giusto per il vostro portafoglio. Viceversa, se il “fondo B”, anch’esso flessibile, nello stesso periodo ha avuto una performance positiva, molto probabilmente sarà guidato da un gestore che si comporta meglio in quella fase di mercato specifica, perciò il prodotto sarà più adatto per la vostra strategia. Chiarito questo punto FONDAMENTALE, vediamo i 5 indicatori con cui confrontare diversi fondi tra di loro. Premessa: ognuno di questi indicatori che troverete, può essere valutato su un periodo di 1 anno, di 3 anni, di 5 anni ecc… Come potrete intuire più si allunga l’orizzonte temporale considerato più i dati sono attendibili.

SHARPE RATIO

Extra-rendimento del fondo (differenza tra rendimento del fondo e Tasso “risk free”,  ad esempio EONIA) rapportato al suo rischio (deviazione standard). PIU’ ALTO E’ PIU’ IL FONDO A PARITA’ DI RISCHIO E’ PROFITTEVOLE! Esempio pratico: Se SR = 0.3 significa che OGNI 1% DI AUMENTO DELLA VOLATILITA’, IL FONDO PERFORMA LO 0.3% IN PIU’ RISPETTO AL TASSO RISK FREE.  

INFORMATION RATIO

Anche in questo caso MAGGIORE E’ MEGLIO E’! Ci dice l’extra-rendimento del fondo rispetto al Benchmark (ogni categoria di fondi ha un suo indice chiamato “benchmark” da battere, uguale per tutti quelli di una stessa categoria), chiamata in gergo tecnico “alfa”. Stesso discorso dello sharpe ratio, con la differenza che il confronto ed il “rendimento extra per un aumento del 1% del rischio” è confrontato RISPETTO AL BENCHMARK E NON RISPETTO AL TASSO RISK FREE.  

SORTINO

Qui l’investitore che compra un fondo si chiede: ok il fondo può andare male, ma esiste una performance al di sotto della quale COMUNQUE il mio fondo non soddisferà i miei obiettivi eper me equivarrà ad un risultato negavtivo? CERTO, il valore in questione come sempre è il tasso Risk free. Quindi, con un esempio pratico per far capire, se il fondo perde non sono contento, ma non sarò ugualmente contento anche se il fondo performa meno del tasso EONIA. Inoltre, essendo la formula di sortino = (Rendimento fondo-Rendimento tasso Risk Free) / DSR, dobbiamo specificare cosa sia il DSR (Downside risk). E’ semlicemente un concetto di volatilità (quindi rischio) SOLO NEGATIVA (sappiamo che la volatilità può essere concepita anche come fattore positivo). Quindi Sortino PIU’ ALTO E’ MEGLIO E’, e risponde alla domanda: quanto rendimento EXTRA (rispetto al tasso risk free) mi genera il mio prodotto RISPETTO AD UN AUMENTO DEL 1% DELLA VOLATILITA’ NEGATIVA?  

VAR (Value at risk)

Solitamente considera 2 valori, cioè 95 e 99. Cosa significa? Semplice: se un VAR95= 0,2%, significa che settimanalmente (oppure giornalmente o mensilmente) il rendimento di quel fondo è stato SUPERIORE allo 0.2% nel 95% dei casi. Più alto è meglio è!  

MAXIMUM DRAWDOWN

Quale è stata la MASSIMA PERDITA (in un determinato orizzonte temporale) di quel fondo? Più basso è meglio è, perchè significa che il fondo resiste bene ai momenti difficili. Chiaramente troveremo valori più alti di Max drawdown nei fondi azionari rispetto ad esempio a quelli monetari o obbligazionari. Ed ora come sempre uno spunto pratico! Volete confrontare più fondi tra loro, potete usare il sito Quantalys, nella sezione “confronta fondi” (fino a 5 contemporaneamente nella versione gratuita) e nelle singole schede (vedi esempio sotto) trovate i valori per ogni fondo elencati sopra.
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INDICATORI PER OGNI FONDO COMUNE ESAMINATO

Scrivetemi per dubbi o chiarimenti, e come sempre buon investimento! Alla prossima!