Campari: crescita resiliente, margini sotto pressione. Cosa aspettarsi dal 2025?
Nel mondo degli spirits, Davide Campari-Milano è da anni sinonimo di brand forti e strategie di espansione mirate. Ma dopo il boom post-pandemia, il 2024 ha riportato tutti con i piedi per terra.
I numeri ci dicono tanto: i ricavi crescono del 5,2%, l’utile netto sfiora i €201,6 milioni, ma i margini si restringono. La parola chiave per il 2025? Transizione.
Campari: bilancio 2024 in sintesi
Campari ha chiuso il 2024 con un fatturato di €3,07 miliardi, segnando una crescita del +5,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la crescita organica – ossia al netto di M&A e cambi – è più contenuta, attestandosi al +2,4%. Questo rallentamento è fisiologico dopo anni record post-pandemia.
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Il margine EBITDA è sceso al 22,4%, segnalando una certa pressione sui costi, in particolare per mix di prodotto sfavorevole e fattori esterni come inflazione e logistica.
L’utile netto, pur positivo, si è contratto a €201,6 milioni, pari al 6,6% dei ricavi.
Il Q4 ha mostrato segnali misti
Nel quarto trimestre, i ricavi sono saliti a €792,7 milioni (+10,5% YoY), ma l’utile netto ha subito un calo marcato del -27,9%, complice la stagionalità e l’impatto di partite straordinarie.
2025: tra nuovi dazi e attese di rilancio
Per il 2025, Campari adotta un tono prudente. La società parla apertamente di un “anno di transizione”, con crescita organica moderata e margini EBIT “tendenzialmente stabili”. Tra le sfide più rilevanti:
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Nuovi dazi in arrivo su export verso Messico e Canada, con un impatto stimato tra i €35–50 milioni
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Un contesto macro ancora instabile
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Rischi climatici (maltempo in Europa) e fenomeni di destocking nei canali distributivi
Ma non mancano le leve su cui puntare: brand iconici come Aperol, Espolòn e Crodino, una struttura più snella (“House of Brands”) e una generazione di cassa robusta.
Cosa ne pensa il mercato?
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Target price medio: €6,93 (vs €5,91 attuali - Fonte: InvestingPro)
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Upside potenziale: +20,7%
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EPS atteso 2025: €0,31 (+82% YoY)
Gli analisti restano cautamente ottimisti. Il titolo ha perso oltre il -41% negli ultimi 12 mesi, ma il consensus ritiene che i fondamentali a lungo termine restino validi.
Bull vs Bear: due facce della medaglia
Scenario ottimista:
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Forti opportunità nei mercati non ancora saturi (es. USA: “1 americano su 2 non conosce Aperol”)
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Margini destinati a migliorare grazie a efficienze operative e investimenti industriali
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Portafoglio premium in crescita costante
Scenario pessimista:
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Pressione su margini per inflazione, dazi e cambio sfavorevole
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Multipli elevati (P/E 34,6x) rispetto ai competitor
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Rallentamento globale della domanda di spirits
Analisi Tecnica
Graficamente, il titolo potrebbe aver trovato la sua base con un doppio minimo in zona 5.10 Euro, e potrebbe tentare sul breve termine di colmare il Gap posto in zona 6.90 Euro, dopo una forte caduta che dura da giugno 2023 con un calo di quasi il 55%.
Conclusione: buy, hold o wait?
Il 2025 sarà probabilmente un anno di consolidamento, non di esplosione. Ma per chi guarda al lungo termine, Campari continua a offrire stabilità, cash flow e un portafoglio brand ben posizionato. I rischi non mancano, ma la base su cui costruire c’è.
Per chi è già azionista, il consiglio è tenere e monitorare l'evoluzione trimestrale. Per chi osserva da fuori, il 2025 potrebbe essere un buon punto di ingresso, a patto di accettare un orizzonte d'investimento più paziente.
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Disclaimer: Questa analisi è fornita a scopo informativo e non costituisce una raccomandazione di investimento.